L’organizzazione della struttura che deve avere un sito può diventare ciò che davvero determinerà il successo o il fallimento di un intero lavoro. Si tratta di una caratteristica da cui dipende sia l’esperienza dell’utente che si connetterà che l’indicizzazione del sito sui motori di ricerca.
Un sito studiato nella sua struttura nei minimi dettagli permette all’utente di vivere un’esperienza migliore, considerando che sarà in grado di trovare all’interno del sito ciò che cerca senza troppi problemi.
L’indicizzazione del sito sui motori di ricerca è invece determinata dagli algoritmi che ne studiano la struttura e la rielaborano posizionando la pagina nelle prime posizioni nel caso in cui sia in grado di soddisfare le ricerca del maggior numero di utenti. Per ottenere questo risultato è impossibile evitare di studiare nei minimi dettagli la struttura, che permette all’algoritmo di comprendere in maniera immediata di cosa il sito parla e quindi proporlo gli utenti che procedono a ricerca su Google.
Architettura sito web: cos’è
Il miglior schema di architettura utilizzato per i siti web è quello ad albero. Gli argomenti vengono divisi in macro-categorie, le quali sono suddivise in sotto-categorie. Il passaggio da un argomento all’altro, nei siti con organizzazione ad albero, avviene grazie alla presenza di link interni che rendono la navigazione anche semplice.
In sostanza:
- il tronco dell’albero è l’home page;
- i rami più grandi sono le macro-categorie;
- i rametti sottili sono le sotto categorie;
- le foglie sono i prodotti.
Si tratta di una struttura che non solo è semplice, ma anche piuttosto chiara e veloce sia da capire che da leggere. Questo è il motivo per cui l’alberatura è particolarmente utilizzata. Lo schema ad albero è quello che maggiormente soddisfa l’esigenza dell’utente di muoversi in maniera veloce ed intuitiva nel sito, senza cadere in un labirinto di argomenti in cui non riesce a ritrovarsi.
I campi semantici e gli obiettivi
Per riuscire ad avere uno schema ad albero che sia efficace, occorre che chi si occupa della costruzione del sito proceda per gradi:
- Stabilire gli obiettivi del business: aver chiaro il prodotto/servizio che viene offerto all’interno del sito;
- suddivisione in macro-categorie che devono raccogliere le informazioni importanti dei settori di cui si occupano;
- definizione delle sotto-categorie: ottime per assicurare un maggiore fluidità del sito stesso.
N.B. Per evitare la confusione in chi visita il sito, è importante che ogni pagina sia mono tematica. Se l’azienda si dedica alla produzione di beni o servizi, completamente differenti tra loro, questi non devono mai mischiarsi in un’unica pagina.
Al primo posto l’originalità
Non c’è nulla di sbagliato nel guardare siti di aziende che hanno avuto successo, ma resta estremamente importante non copiare ciò che hanno fatto loro, piuttosto lasciarsi ispirare. I contenuti che si propongono, per avere successo, devono essere sempre originali e risultare creativi.
Nel momento in cui l’algoritmo agisce sul sito per indicizzarlo, è in grado di rilevarne anche l’originalità e nel caso in cui trova contenuti duplicati o copiati di sana pianta, tende ad abbassarne il posizionamento e quindi tutto il lavoro fatto non servirà assolutamente a nulla. Questo processo in termini tecnici viene detto “Cannibalizzare”.
Architettura sito web: l’equilibrio
L’architettura di un sito per essere definita buona deve svilupparsi in senso verticale, ma deve risultare equilibrata nel senso che i numeri di livelli e le macro-categorie utilizzate non devono essere eccessive. L’esistenza di un gran numero di macro-categorie, tende a squilibrare il sito ed è quindi sintomo di un’architettura non ben studiata.
Nello stesso modo in cui non bisogna esagerare con le alternative che si danno al lettore è altrettanto importante che non se ne diano troppo poche, altrimenti si rischia di non dare molta scelta e di dare l’impressione di restare molto in superficie senza scendere nel particolare.
Una volta che la struttura è stata creata nessuno vieta che si possa intervenire per modificarla. Anzi è estremamente importante tenere sotto controllo il sito e capire se il lavoro fatto permette di ottenere successo. Nel caso in cui ciò non avvenga la scelta migliore è quella di intervenire con delle modifiche.
In questo compito che non è così semplice come sembra, viene in aiuto uno strumento come Google Analytics in grado di capire quali sono i contenuti utili ed interessanti, in grado di aumentare il traffico del sito web.
I link interni: l’arma vincente
Molta attenzione va posta nei confronti dei link interni e in particolare del loro posizionamento. I link servono all’utente per muoversi all’interno del sito, in un crescere di lettura che lo porta a trascorrere molto tempo sul sito e lasciarlo solo nel momento in cui ha esaurito tutte le sue curiosità.
L’utente deve trovare i link all’inizio della pagina, per iniziare a fomentare la sua curiosità e spingerlo alla navigazione tra le pagine.
A tal proposito gli addetti ai lavori parlano di Link juice che si riferisce all’autorità del link che trasmette a un’altra pagina o a un sito. Il motore di ricerca assegna alla pagina un voto in base al numero di link presenti nella sua struttura, maggiori sono i collegamenti, più alto sarà il voto e più facilmente si raggiungeranno le prime posizioni nell’indicizzazione.
Il link non può essere utilizzato in maniera casuale, ma la parola chiave a cui lo si collega deve essere coerente con il contenuto da linkare e soprattutto il link deve essere utile per l’utente e collegato all’argomento principale della pagina principale.
Menù di navigazione
I link non sono gli unici elementi che permettono di navigare nel sito in maniera agevole, altrettanto importante è il menù di navigazione principale. In genere il menù viene collocato nell’home page del sito in una posizione che sia immediatamente visibile. In questa maniera l’utente riesce a consultarlo in maniera immediata e a capire la tematica affrontata nel sito.
Deve essere semplice, chiaro e deve permettere un utilizzo che sia intuitivo, indicando le sotto-categorie che il sito tratta e quindi concedere anche a chi approda sul sito di spostarsi in base a quelli che sono i suoi maggiori interessi. Ciò che però risulta altrettanto importante è il non rendere la scelta dell’individuo difficile, altrimenti si spinge ad abbandonare la scelta e proiettare l’attenzione verso siti più semplici.
Sono Giovanni Papini e mi occupo da 18 anni di Consulenza SEO e di Comunicazione. Lo studio e l’analisi degli algoritmi di Goole mi ha permesso di portare ottimi risultati a tutti i miei clienti grazie anche all’ausilio del mio staff. Text is The King oggi sempre più.