SEO, SERP, posizionamento sui motori di ricerca, parole chiave, tool per la ricerca delle parole chiave, snippet, questi e molti altri sono i termini di cui di sicuro hai sentito parlare almeno una volta se sei alla ricerca di visibilità e di un maggiore traffico verso il tuo sito web. Dopotutto è normale che tu sia alla ricerca di visibilità e traffico intenso, perché solo in questo modo puoi riuscire a combattere la concorrenza del tuo settore e a farti conoscere da un numero sempre maggiore di persone. Solo in questo modo puoi riuscire ad avere successo e ad ottenere guadagni sempre più intensi.
Tutti questi termini però, tutte queste attività, possono creare non poca confusione. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di redigere per te una guida SEO 2021, dove troverai tutto quello che c’è da sapere sulla SEO e il posizionamento, sulla scelta del professionista su cui fare affidamento, sulla consulenza, sul marketing e molto altro ancora.
Posizionamento sui motori di ricerca
Chiunque sia in possesso di un sito web, di un ecommerce, di una piattaforma, di un blog vuole ottenere visibilità, un traffico intenso e di alta qualità, clienti, guadagni. Per riuscire in questa impresa è necessario posizionarsi al meglio sui motori di ricerca. Si è soliti parlare di motori di ricerca al plurale, ma in realtà si fa riferimento soprattutto a Google, il motore di ricerca per eccellenza, il più utilizzato al mondo, quello che tutti quanti conoscono.
Ma che cosa significa posizionarsi bene sui motori di ricerca, o meglio su Google? Ogni volta che un utente va alla ricerca di un’informazione online, di un prodotto o di un servizio, digita una parola chiave su Google. Google effettua una scansione del web e offre all’utente delle pagine di risultati. Posizionarsi al meglio sui motori di ricerca, significa uscire sulla prima pagina dei risultati, meglio ancora se tra le prime righe della prima pagina. Gli utenti web infatti molto difficilmente vanno alla ricerca di informazioni sulle pagine successive, si tratterebbe di una vera e propria perdita di tempo, senza considerare che quei siti, proprio perchè non ben indicizzati, non sono neanche considerati affidabili e sicuri. Difficilmente gli utenti scrollano fino in fondo la prima pagina, perchè nella maggior parte dei casi si tratta di ricerche fatte per ottenere un risultato immediato. L’immediatezza è lì, in quei primissimi risultati.
SEO – Search Engine Optimization, da non confondere con la SEM
Per ottenere un buon posizionamento, è necessario far scendere in campo la SEO – Search Engine Optimization, l’ottimizzazione cioè per i motori di ricerca. Si tratta di una disciplina che, attraverso una serie di azioni mirate, consente di far sì che Google riconosca come affidabile quel sito internet, capisca che lì l’utente può trovare una risposta a ciò che sta cercando e lo posizioni quindi tra i primi risultati.
Attenzione, stiamo parlando di un posizionamento google organico sui motori di ricerca e non di un posizionamento a pagamento. Quando scendono in campo risultati a pagamento, non si tratta più di SEO, ma di SEM. Nel caso della SEM il proprietario del sito internet, o chi per lui, sceglie di pubblicare un’inserzione a pagamento in base ad alcune specifiche parole chiave. Quando gli utenti effettuano una ricerca per quelle parole chiave, ecco che l’inserzione viene mostrata come risultato sponsorizzato e l’inserzionista paga ogni volta che un utente web clicca sui suoi annunci, in modalità quindi Pay Per Click.
Non è sbagliato di tanto in tanto far scendere in gioco anche la SEM
Si tratta di un modo per attirare utenti solo nell’immediato, senza fidelizzarli realmente, senza far circolare il proprio nome. Non solo, si tratta anche di una scelta che potrebbe non portare verso il proprio sito internet un traffico davvero di qualità. Il traffico può dirsi di qualità quando si tratta di utenti web realmente interessati a ciò che possono trovare sul sito. Con la SEM non si ottiene quasi mai invece un risultato di questa tipologia. Nonostante insomma la SEM possa essere fatta scendere in campo, la SEO è da considerarsi sempre come la scelta migliore in assoluto.
La ricerca delle parole chiave
Andiamo a questo punto a capire un po’ più da vicino in cosa consistono le azioni mirate che la SEO fa scendere in campo per poter ottenere un eccellente posizionamento sui motori di ricerca, partendo dall’attività in assoluto più importante, la ricerca delle parole chiave. É importante che le parole chiave su cui si decide di lavorare, siano interessanti per il target di riferimento, solo così possono risultare utili al posizionamento di quel sito. Deve trattarsi anche di parole chiave in linea con il tipo di comunicazione che quel cliente fa scendere in campo e con la strategia di marketing che si vuole seguire.
Si procede utilizzando un apposito tool for keywords research, così da riuscire a capire quali potrebbero essere le parole chiave da prendere in considerazione. Con questi tool è possibile capire anche il livello di concorrenza delle parole chiave e fare una stima del potenziale traffico che potrebbero consentire di ottenere. La lista che si ottiene inizialmente è molto lunga. Deve essere revisionata più e più volte, anche ovviamente insieme al cliente, così da scegliere solo alcune di queste parole chiave, quelle considerate come migliori per la propria causa. Le parole chiave devono essere revisionate in modo costante nel corso del tempo, perché è possibile che sopraggiungano anche alcune modifiche che è importante prendere in considerazione.
Inoltre è bene in alcuni casi considerare anche la coda lunga SEO. Si tratta di tutte quelle parole chiave, composte solitamente da più parole o addirittura da una frase intera, che sono ricercate con meno frequenza. Questo significa che hanno anche meno concorrenza e proprio per questo motivo possono essere di grande aiuto per riuscire ad ottenere visibilità.
Focus sulle keyword long tail
Come abbiamo appena avuto modo di vedere, le keyword a coda lunga sono di fondamentale importanza. I vantaggi del loro utilizzo sono sostanzialmente due:
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Semplicità di posizionamento sui motori di ricerca
. Le parole chiave di tipo standard possono avere una concorrenza intensa. Può essere difficile quindi riuscire a posizionarsi sfruttando proprio questi termini. Le parole chiave a coda lunga invece hanno una concorrenza minore, di nicchia potremmo dire quindi, ed è più semplice ottenere un buon posizionamento.
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Possibilità di colpire il proprio target di riferimento
. Dato che le parole chiave a coda lunga sono molto specifiche, ecco che è possibile catturare con esse l’attenzione del proprio target di riferimento al meglio, di quegli utenti che sono insomma realmente interessati a ciò che possiamo offrire. Si tratta quindi di un modo per ottenere un traffico mirato, specifico, di maggiore qualità.
Per capire quali siano le parole chiave a coda lunga più adatte per te, devi sempre partire ovviamente delle parole chiave standard. Aggiungi poi a quelle parole chiave tutti quei termini che ti caratterizzano. Facciamo un paio di esempi. Anziché utilizzare ristorante indiano, prova ad utilizzare ristorante indiano Milano, magari aggiungendo vegetariano o il quartiere specifico in cui ti trovi. Anziché utilizzare cappelli in lana, prova a scegliere cappelli in lana artigianali o fatti a mano e aggiungere anche la città in cui ti trovi. Devi insomma rendere più specifica la parola chiave in modo che caratterizzi davvero il tuo business. Ovviamente non devi procedere a caso, ma utilizzare appositi tool per la ricerca delle parole chiavi che ti consentano di capire il traffico, la concorrenzialità e simili altre utili informazioni.
Analizzare il modo di lavorare dei competitors
Tutti hanno dei competitors di riferimento, che devono essere tenuti in considerazione anche durante la definizione di una valida strategia SEO, soprattutto se loro sono stati in grado di acquisire molto traffico. Ovviamente non si ha modo di accedere ai dati interni relativi al loro traffico, ma è sempre possibile utilizzare degli strumenti per l’analisi del traffico che sono disponibili sul web, alcuni sono gratuiti altri invece a pagamento. Grazie a questi strumenti è possibile capire il modo in cui un competitor ha ottenuto traffico, se quindi in modo diretto, se tramite i social network, se tramite campagne a pagamento. È anche possibile fare un confronto tra diversi competitors oppure paragonare un competitor al proprio sito.
Alla scoperta degli snippet di Google
Gli snippet di Google – URL ad esempio, Tag Title, Meta Description – sono generati in modo automatico. Questo automatismo è da considerarsi come del tutto controproducente, potrebbe infatti dare vita ad elementi che non sono affatto in linea con la strategia SEO che si vuol far scendere in campo e che quindi non consentono di ottenere i risultati sperati. Proprio per questo motivo è necessario modificarli.
Con il termine URL si fa riferimento all’indirizzo della pagina, indicato in verde nei risultati su Google. Affinché sia possibile ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, nella URL devono essere presenti le parole chiave di riferimento. Non solo, la URL deve anche essere strutturata in modo corretto. La URL cioè deve essere concisa, semplice, facilmente comprensibile da tutti gli utenti, facilmente utilizzabile nel caso in cui la si voglia linkare, facile anche da ricordare.
Ricordiamo poi il Tag Title che deve essere pertinente alla parola chiave, conciso, descrittivo e la Meta Description che deve catturare l’attenzione dell’utente oltre a contenere le parole chiave. La Meta Description corrisponde alla descrizione di una pagina che compare su Google e che può essere composta da un paio di frasi al massimo. Corta, incisiva, di grande impatto, è anche importante che quella stessa Meta Description non sia stata utilizzata troppe volte, all’interno del tuo sito così come nel web in generale.
I contenuti del sito web, tutto quello che c’è da sapere
È possibile che i contenuti presenti sul sito non siano adatti ad un buon posizionamento sui motori di ricerca, quindi è necessario modificarli o scriverli ex novo. Per scrivere un contenuto in ottica SEO, è ovviamente necessario prendere in considerazione la keyword density, la densità cioè della parola chiave di riferimento all’interno di un paragrafo. La densità deve essere elevata nei primi paragrafi di un testo, che sono quelli che i motori di ricerca infatti analizzano con maggiore attenzione. Ovviamente quando si fa riferimento alla densità, non si considera solo la parola chiave in sé, ma anche i sinonimi e tutti quei termini che dal punto di vista semantico hanno a che fare con quella parola.
La parola chiave deve essere presente nei paragrafi, ma in realtà deve essere presente anche nei tag principali e nei sottotitoli. È importante curare anche gli headings, H1, H2, H3 e così via. Deve essere presente un solo H1, dato che corrisponde al titolo, e deve essere posizionato proprio in cima alla pagina. Non ci sono invece limiti per quanto riguarda gli altri tag da inserire, che dovrebbero però sempre contenere la parola chiave, sinonimi e termini correlati.
L’importanza dei link interni
Nei contenuti di un sito web dovrebbero sempre essere presenti anche dei link interni, che collegano il contenuto ad altre pagine del tuo sito. Grazie ai link interni hai la possibilità di far sì che Google possa capire in modo impeccabile quale sia la struttura del tuo sito, ma ti offrono anche la possibilità di trasferire autorità da una pagina all’altra. Se hai appena creato un nuovo contenuto, questo attualmente non è autorevole. Inserendo il link a questo nuovo contenuto in una pagina invece autorevole del tuo sito, ecco che anche il nuovo contenuto assume maggiore autorevolezza e Google quindi lo premierà. Senza dimenticare poi che grazie ai link puoi aiutare gli utenti a navigare al meglio nel tuo sito, un traffico quindi che ha un rimbalzo molto basso e che può dirsi di alta qualità.
Dobbiamo poi ricordare che le parole chiave e i termini ad esse correlati dal punto di vista semantico dovrebbero essere messe in grassetto oppure in corsivo, così da poterle valorizzare al meglio. Inoltre sono importanti anche gli elenchi puntati, in quanto consentono di rendere un testo molto più chiaro e semplice e di valorizzare i passaggi in assoluto più importanti.
L’importanza di avere un piano editoriale da seguire
Quando parliamo di contenuti, non facciamo riferimento di certo solo ai contenuti statici, alle cosiddette landing page di un sito, ma anche a tutti i nuovi contenuti che possono periodicamente essere inseriti nella sezione notizie oppure in un blog. Ecco, in questo caso è di fondamentale importanza stilare anche un piano editoriale. Le parole chiave di riferimento le hai già scelte, è vero, ma devi ricordare che le ricerche che gli utenti effettuano online possono essere diverse nei diversi periodi dell’anno. Prendiamo, giusto per fare un esempio, il periodo del Natale.
Gli utenti alla ricerca di una pasticceria su Milano, durante il periodo del Natale non cercheranno su Google solo “pasticceria Milano”. Cercheranno anche “pasticceria Milano dolci di Natale”, “pasticceria Milano panettone” e simili. Ecco, è importante monitorare proprio queste modifiche nella ricerca delle parole chiave, così da redigere un piano editoriale impeccabile, che possa portare nel corso del tempo sempre più traffico.
Qualità dei contenuti testuali e loro aggiornamento costante
Parole chiave, densità delle parole chiave, headings, termini correlati, Google si basa su tutti questi elementi per capire se quei contenuti meritino una buona indicizzazione sui motori di ricerca oppure no. Questo in passato ha portato molte persone a credere che fosse necessario scrivere i contenuti di un sito prestando attenzione solo a questi elementi e non alla qualità del contenuto stesso.
Nel corso del tempo invece Google ha modificato il suo algoritmo e prende oggi in considerazione anche la qualità del contenuto. Il contenuto deve quindi essere scritto in italiano corretto, privo di errori di alcun genere, assolutamente non caotico e di facile lettura. Deve essere scorrevole e realmente interessante per l’utente finale, un contenuto insomma di approfondimento. Deve essere scritto quindi non solo per il motore di ricerca, ma anche per l’utente stesso. Il rischio altrimenti è di ottenere esattamente l’effetto contrario a quello che si vuole raggiungere, cioè una vera e propria penalizzazione.
Attenzione, è importante che i contenuti offerti agli utenti siano aggiornati. In questo modo quei contenuti restano pertinenti nonostante lo scorrere del tempo. Se un contenuto resta pertinente, continua a risultare affidabile e questo significa che Google continua ad indicizzarlo adeguatamente posizionandolo nei primi risultati.
Attenzione alla duplicazione dei contenuti
A Google piace che non ci siano contenuti duplicati in un sito web. Se li trova, ecco che procede con una penalizzazione. È raro che siano presenti contenuti duplicati, ma può succedere, soprattutto nel caso in cui il tuo sito sia un ecommerce oppure nel caso in cui tu offra servizi molto simili tra loro. È in questo caso importante indicare a Google quale sia la pagina rappresentativa rispetto a tutte le altre, quella cioè da considerare canonica e autorevole. Ovviamente questo significa che le altre pagine con contenuto identico non vengono indicizzate dal motore di ricerca. Poco male, perchè non si ottiene così alcuna penalizzazione.
Non dimentichiamoci le immagini
È impossibile che su un sito web siano presenti solo ed esclusivamente elementi testuali. Sono sempre presenti anche delle immagini. Le immagini devono essere di qualità, capaci di catturare l’attenzione degli utenti. Anche per questo motivo sarebbe bene evitare le immagini in stock che possono essere scaricate, gratuitamente o a pagamento, da siti appositi. Meglio avere delle immagini realizzate su misura per il tuo sito da un fotografo professionista, che risultano uniche e create ad hoc per la comunicazione che vuoi riuscire a portare avanti.
Ovviamente devi poi curare il tag ALT di riferimento, il testo cioè alternativo che Google sfrutta quando un utente va alla ricerca di immagini. È ovvio quindi che nel tag ALT deve essere presente la parola chiave, meglio se con corrispondenza esatta. È importante essere descrittivi però e cercare di essere specifici, così da poter posizionare al meglio quell’immagine su Google. Anche l’originalità non guasta. Avere sul proprio sito più immagini con lo stesso tag ALT potrebbe infatti penalizzarti. Se invece sono tutti diversi, ecco che Google apprezzerà il lavoro fatto.
È molto importante anche prestare attenzione al peso delle immagini e al loro formato. È sempre meglio che le immagini siano molto leggere, perchè in questo modo si ha la possibilità di rendere veloce il sito, evitando rallentamenti e blocchi che possono essere controproducenti. Il formato delle foto dovrebbe essere inoltre lo stesso per tutte le pagine, per dare omogeneità all’insieme.
Tutte queste considerazioni valgono per le immagini, ma anche per i video e per ogni altro file multimediale che si voglia inserire nel proprio sito. Tutto, anche il più piccolo elemento, deve essere ben indicizzato e deve rispettare le regole che vivono per ogni altro contenuto, ricordalo sempre.
La link building, di cosa si tratta
Con il termine link building si intende la costruzione di link in entrata al proprio sito, anche conosciuti con il termine di backlink. La presenza di questi link in entrata, favorisce un netto miglioramento del posizionamento del sito sui motori di ricerca. Questo perché secondo Google se un sito ha più link in entrata rispetto ad altro, allora deve anche essere considerato come molto più affidabile. Si merita quindi di uscire tra le prima posizioni! Ovviamente però non è possibile fare affidamento su un link in entrata qualsiasi. Alcuni link infatti hanno un elevato valore e sono quindi realmente utili ai fini del posizionamento su Google. Altri link invece possono addirittura essere del tutto controproducenti. Da quando l’algoritmo di Google è stato modificato, sembra che sia proprio la qualità dei link l’elemento in assoluto più importante, molto più della loro quantità.
Che cosa significa link di qualità? Significa che quei link devono arrivare da siti internet che Google considera come affidabili e che hanno un buon traffico. Non solo, significa anche che quei link arrivano da contenuti che sono pertinenti con il tuo sito internet e che sono di alto livello. Poco fa abbiamo parlato della qualità dei contenuti anche dal punto di vista stilistico e non solo dal punto di vista delle parole chiave. Ecco, più i contenuti che contengono il link al tuo sito sono ben redatti e approfonditi, più Google riterrà che si tratti di link di alta qualità.
Come ottenere dei link in entrata al proprio sito.
Creando contenuti di altissimo livello, approfonditi, che raccontano agli utenti web qualcosa in più rispetto alle informazioni che sono presenti online, che magari sono persino di nicchia, ecco che si ha la possibilità di ricevere dei link in entrata in modo del tutto naturale. Quei contenuti infatti possono diventare in modo semplice popolari, in alcuni casi persino virali. È normale quindi che altri utenti web scelgano di creare dei link a quei contenuti.
I link in entrata possono essere ottenuti anche in modo innaturale, forzando quindi un po’ la mano. Alcuni siti web permettono infatti l’inserimento di contenuti con il link verso il proprio sito, veri e propri guest post insomma. Nella maggior parte dei casi l’inserimento ha un costo, ma ne vale la pena dato che in questo modo è possibile offrire al proprio sito backlink di qualità.
Cerchiamo adesso di capire come muoversi per scovare dei siti adatti, autorevoli e che siano pertinenti con il contenuto del tuo sito, per ottenere link in entrata:
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Cercare siti in modo manuale
facendo quindi una ricerca su Google in base alle parole chiave di riferimento. Ovviamente tra i risultati troverai molti competitors che non hanno alcun vantaggio nell’offrire un link in entrata al tuo sito. Troverai però anche blog, magazine online, siti generici, aggregatori di notizie. Ecco è proprio su questi risultati che devi focalizzare la tua attenzione. Puoi anche scegliere ovviamente di fare una ricerca su Facebook anziché su Google, dove sono infatti presenti gruppi dedicati alla link building.
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Valutazione del sito
Dopo aver effettuato la tua ricerca, devi valutare con estrema attenzione i siti. Per farlo puoi avvalerti di vari strumenti, come ad esempio SEOZoom oppure Majestic. Questi strumenti permettono di capire la qualità dei backlink e del traffico, quali le parole chiave per cui quel sito è ottimizzato e simili.
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Richiesta di link
Sei riuscito a scovare un sito che sembra perfetto per le tue esigenze? Non ti resta che metterti in contatto con il sito e richiedere un link in entrata. In alcuni casi potresti riuscire ad ottenere questi link senza spendere neanche un centesimo, con la possibilità quindi di pubblicare gratuitamente un guest post. In altri casi invece è possibile che tu debba pagare per poter inserire il contenuto. Ti consigliamo nel caso di dare vita ad una vera e propria trattativa così da riuscire a non spendere un’esagerazione.
Anchor text, come scegliere la migliore
Quando si va ad inserire un link in entrata verso il proprio sito web, è fondamentale scegliere in modo adeguato l’anchor text, la parte del contenuto quindi cliccabile e che permette di collegarsi al sito. Probabilmente stai pensando che la cosa migliore da fare sia utilizzare anchor text a corrispondenza esatta, identici quindi alla parola chiave su cui si sta cercando di lavorare. Questi sono senza dubbio anchor text importanti, ma se sono gli unici presenti in entrata ecco che Google potrebbe decidere di penalizzare il tuo sito. Sì, perché se Google vede troppi anchor di questo genere, pensa immediatamente ad una manipolazione. È importante quindi diversificare quanto più possibile i link in entrata al proprio sito, sfruttando tutti quelli disponibili.
Considera che oltre agli anchor a corrispondenza esatta è possibile utilizzare:
- Naked URL. In questo caso l’anchor text altro non è se non l’URL di destinazione.
- Branded. L’anchor text è il nome stesso del brand, azienda, società o sito.
- Branded-hybrid. Si tratta di un anchor ibrido, in cui è presente sia il nome del brand che una parola chiave di riferimento.
- LSI – Latent Semantic Indexing, corrispondente quindi alle parole chiave correlate a quella principale.
- Frammento di frase. Si tratta appunto di una frase, breve ma di senso compiuto, che proprio per questo motivo può essere inserita in un contenuto in modo estremamente naturale.
- Junk. Con questo termine si fa riferimento ad anchor come “clicca qui”, “segui questo link”, “visita questo sito” e simili.
Aumentare traffico con social network, forum e simili
I link verso il proprio sito internet possono essere inseriti anche sui social network, sia nelle discussioni che si vengono a creare, sia direttamente dal proprio profilo aziendale. Quando parliamo di social network, pensiamo ovviamente a Facebook, ma è doveroso ricordare che oggi come è possibile generare un traffico intenso verso il proprio sito anche grazie a Instagram e Pinterest. È anche in questo caso importante utilizzare le giuste parole chiave, ma lo è altrettanto cercare di essere attivi sui social quanto più possibile e capaci di dare vita ad una comunicazione accattivante, che sa arrivare al cuore degli utenti web al meglio. I link verso il proprio sito possono poi essere inseriti nei commenti ai post di un blog, nei forum, nei gruppi chiusi su Facebook o altre piattaforme, nelle email e molto altro ancora.
Tutti questi strumenti devono essere utilizzati in modo corretto ovviamente, senza forzare quindi in modo eccessivo la mano. Ricorda che Google effettua sempre i suoi controlli. Se qualcosa non gli torna, se crede che ci sia stata un’eccessiva manipolazione, se pensa che tutti quei link siano a pagamento, ecco che potrebbe penalizzare il tuo sito anzichè aiutarlo a crescere.
Siti user friendly e ottimizzati per mobile e Voice Search
Tutti gli elementi di cui abbiamo sopra parlato devono necessariamente scendere in campo se si desidera ottenere un buon posizionamento. Da soli però questi elementi non possono in realtà essere considerati sufficienti. Google infatti penalizza i siti internet che risultano troppo lenti, difficili da navigare, pensati solo per i computer e non anche per i device mobile.
Può rendersi necessario quindi intervenire sulla grafica del sito e sull’interfaccia, per far sì che le informazioni siano semplici da reperire anche dagli utenti meno esperti e che non ci sia alcun tipo di caos. Inoltre è bene intervenire sulle immagini, sui video e altri file multimediali. Questi sono elementi che non devono essere solo in linea con il sito, con lo stile, con la comunicazione che si vuole offrire e con le parole chiave, da inserire infatti sempre nella descrizione. Devono anche essere leggeri, così che il sito sia veloce e che gli utenti non incorrano mai in ostacoli di alcun genere durante la navigazione. Considera sempre che a causa di un ostacolo, di un rallentamento, di un blocco nella navigazione, l’utente potrebbe decidere di passare ad un altro sito.
Controllare che il proprio sito web sia facilmente navigabile anche da smartphone e tablet.
È necessario infatti ricordare che oggi come oggi la maggior parte delle ricerche viene effettuata proprio da device mobile. Sempre per lo stesso motivo potrebbe essere utile, almeno in alcuni casi, lo sviluppo di un’applicazione dedicata ai propri clienti.
Infine l’ottimizzazione in ottica Voice Search. Sono sempre più numerose le persone che utilizzano le ricerche vocali, anziché digitare le parole chiave su Google, magari perché si trovano alla guida della loro auto e non potrebbero quindi fare altrimenti oppure perchè hanno le mani occupate. È bene quindi che il proprio sito internet possa essere trovato con semplicità anche attraverso queste ricerche.
Autorità del sito web
Ma ancora non è tutto. A decretare il successo di un sito internet sui motori di ricerca contribuisce anche l’autorità del sito. Gli elementi che permettono di ottenere autorità sono sostanzialmente tre, l’anzianità del sito web, un eventuale dominio a chiave secca e la reputazione.
Google considera come più autorevoli i siti web che sono presenti online già da qualche anno. Con un sito più anziano, è quindi possibile ottenere un buon posizionamento in meno tempo e con maggiore semplicità rispetto a quanto possa accadere con un sito nuovo, appena creato. Nel caso in cui si voglia dare vita ad un nuovo progetto online, ma non si possieda un sito, sarebbe proprio per questo motivo consigliabile acquistare un dominio scaduto. Ne sono disponibili così tanti sul web, che non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta!
È importante ricordare che esistono alcuni domini a chiave secca. Facciamo un banale esempio. Nel caso della parola chiave pasticceria Milano, il dominio a chiave secca relativo sarebbe www.pasticceriamilano.it. Quando possibile, un dominio di questa tipologia è senza dubbio da prediligere. Google infatti considera questo elemento come un fattore positivo. Dobbiamo ammettere però che non è sempre facile ottenere un dominio di questo genere, anzi.
Anche la reputazione che è stato possibile per quel sito collezionare nel corso degli anni è importante. Persino un sito del tutto abbandonato, relativo ad un’azienda che è stata famosa per anni e che è arrivata poi al fallimento, persino il sito di un brand che ormai nessuno più ricorda, ha comunque delle potenzialità, perché in passato la sua reputazione è stata eccellente e quindi sono molti i link in entrata al sito ancora presenti sul web, ancora attivi.
SEO, l’importanza di fare affidamento su un professionista
Come è facile capire dalle considerazioni che abbiamo avuto modo di fare, non è certo sufficiente leggere qualche manuale dedicato alla SEO, per riuscire nell’impresa di ottenere un buon posizionamento del proprio sito sui motori di ricerca. È necessario studiare in modo approfondito l’algoritmo di Google e tutte le regole che vigono online, per evitare di commettere errori che potrebbero essere controproducenti. Inoltre è necessario essere sempre aggiornati. Considerando che il tuo lavoro è un altro e che è proprio per far sì che il tuo business possa crescere che vuoi ottenere visibilità, sarebbe forse preferibile fare affidamento su un consulente SEO professionista, non credi?
Il consulente SEO è una figura professionale di alto livello, specializzata in SEO e sempre aggiornata. Le competenze che possiede sono innumerevoli. Si va infatti dalle conoscenze relative allo sviluppo sul web alla perfetta consapevolezza dell’algoritmo che Google attualmente utilizza per l’indicizzazione e di tutte le regole relative. È una figura professionale esperta anche in consulenza marketing e che sa creare una strategia ad hoc per ogni diversa realtà con cui si trova a lavorare.
Lavorare in un team di Specialisti seo
Possiede eccellenti doti analitiche, è un perfetto stratega e sa lavorare in team. In team? Ma il consulente SEO non lavora da solo? No, ogni consulente SEO ha dei collaboratori specializzati in ogni attività che è bene far scendere in campo, così che ogni più piccolo elemento possa essere realizzato in modo impeccabile. Pensiamo ad esempio ad un esperto in creazione di siti web e in grafica per migliorare un sito che altrimenti non risulterebbe abbastanza user friendly o ad un copywriter per la realizzazione di contenuti testuali in ottica SEO, giusto per fare un paio di esempi.
Ma, dirà qualcuno, un consulente SEO costa senza alcun dubbio un occhio della testa! Non vi stiamo di certo dicendo che non andrete a spendere un bel po’ di denaro, ma ne vale la pena. Si tratta infatti di un vero e proprio investimento. Se l’esperto SEO sa fare bene il suo lavoro, ecco che nel giro di poco tempo i soldi spesi per i suoi servizi tornano nelle tue tasche, insieme anche ad un eccellente guadagno. Inoltre è importante ricordare che è sempre possibile risparmiare grazie ai preventivi.
Consulente SEO, la richiesta di preventivo
Il preventivo seo, che è sempre gratuito e senza alcun tipo di impegno da parte del cliente finale, deve essere considerato come uno strumento importante. Un consulente SEO in un preventivo infatti inserisce sempre le attività che vuole far scendere in campo per raggiungere gli obiettivi prefissati, il costo per ogni singola attività oltre che il costo totale, le tempistiche previste.
Sulla base di queste considerazioni, è semplice capire se il prezzo è adeguato al servizio offerto e se ci sono eventualmente delle voci che possono essere eliminate per rendere la spesa un po’ più leggera. Non solo, è possibile richiedere un identico preventivo anche ad altri professionisti. Confrontando i preventivi tra loro, ecco che è semplice capire quale sia il professionista che permette di ottenere il migliore rapporto tra qualità e prezzo.
Ricorda che il preventivo può oggi come oggi essere richiesto anche direttamente online e in pochi click appena. Di solito infatti un consulente SEO mette a disposizione dei suoi possibili clienti un pratico form da compilare. Nel form spesso sono specificate alcune domande che connettono al consulente di capire immediatamente il tipo di lavoro che è necessario fare e quindi di conseguenza di redigere un preventivo che sia realistico, chiaro e trasparente. Ricorda inoltre che puoi richiedere anche di prendere visione del portfolio. In questo modo puoi farti un’idea del modo in cui quel consulente lavora, di quali siano stati i suoi clienti passati, di come può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi.
Controllare in modo costante il proprio sito web
Mettiamo il caso che tu sia riuscito a trovare un esperto SEO Firenze altamente professionale che sa far scendere in campo tutti questi elementi, e molti altri ancora, e che ti consente nel giro di qualche mese di ottenere dei risultati visibili. Vederti tra le prime posizione dei motori di ricerca sarà per te una vera emozione, ma è importante non cantare vittoria. Questa è una vittoria infatti labile.
Può arrivare quando meno te lo aspetti un competitor che riesce ad ottenere dei risultati migliori dei tuoi. Oppure Google potrebbe decidere di modificare in modo intenso l’algoritmo di indicizzazione è quindi il tuo sito crollare in seconda pagina o peggio ancora. Proprio per questo motivo è importante avere un esperto SEO di riferimento, che controlli in modo costante il tuo sito web e intervenga nel caso in cui qualcosa non funzioni alla perfezione.
Esiste anche un validissimo strumento di Google che permette di controllare in modo costante le performance del proprio sito. Stiamo parlando del Google Search Console. Per accedere, devi collegare il sito al tuo account. Hai diversi modi per farlo, come il file HTML, il tag codice, il codice di Google Analytics, il Google Site, il Google Domains giusto per fare alcuni esempi. Ciò che conta è che tu fornisca un qualche elemento da poter scansionare così che Google possa iniziare al sua analisi.
Google Search console, come funziona
Una volta effettuato il collegamento, hai a disposizione una dashboard, semplice da utilizzare, user friendly, che consente di accedere a varie funzioni:
- Controllo URL. Grazie a questo strumento hai la possibilità di avvisare il motore di ricerca che hai pubblicato un nuovo contenuto, oppure che hai modificato un contenuto già presente. In questo modo forzi la sua indicizzazione.
- Controllo dei risultati di ricerca, così da capire quante volte il tuo sito internet appare nei risultati di Google.
- Controllo link, con la possibilità quindi di controllare sia i link in entrata che quelli in uscita, la loro quantità, la loro qualità, le anchor text utilizzate.
- Individuazione dei problemi con errore 404 e loro semplice gestione.
- Inserimento sitemap, per aggiungere la mappa del tuo sito internet direttamente sul portale, così da forzare la sua indicizzazione.
- Eliminazione di una pagina dal motore di ricerca, in modo semplice, veloce, definitivo.
Queste sono solo alcune delle funzioni disponibili. Si tratta di uno strumento Google Search Console che è validissimo sia in ottica SEO sia per migliorare l’usabilità del sito da parte degli utenti. È anche molto semplice da utilizzare, così che tu possa monitorare la situazione anche in totale autonomia e tu abbia la possibilità quindi di mantenere l’affidabilità del tuo sito sempre impeccabile.
Sono Giovanni Papini e mi occupo da 18 anni di Consulenza SEO e di Comunicazione. Lo studio e l’analisi degli algoritmi di Goole mi ha permesso di portare ottimi risultati a tutti i miei clienti grazie anche all’ausilio del mio staff. Text is The King oggi sempre più.